DESIDERO CONDURVI AL PADRE

Messaggio della Madonna a Medjugorje (18.03.93) "Cari figli! Il mio desiderio è questo: datemi le vostre mani così potrò portarvi c...

domenica 3 agosto 2014

4 AGOSTO: SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY

Il corpo incorrotto di S. G. M. Vianney, il santo curato d'Ars (Francia)


(...) Alcuni adorano questo Dio, la cui immensità non possono contenere il cielo e la terra, con una coscienza pura, come un Dio che regna nel loro cuore; è soltanto l’amore che li conduce qui per offrirgli un sacrificio di lode; essi sono certi di non allontanarsi da questo Dio amorevole senza essere colmati di ogni genere di benedizione.
Altri compaiono d’avanti a questo Dio così puro e così santo con un’anima tutta ricoperta di peccati; ma essi sono rientrati in sé stessi, hanno aperto gli occhi sul loro stato infelice, hanno provato il più vivo orrore della loro vita sregolata, e ben decisi a cambiare vita, vengono a Gesù Cristo pieni di fiducia, si gettano ai piedi del migliore di tutti i padri, facendogli il sacrificio di un cuore contrito e umiliato. Prima che essi escano dalla chiesa, il cielo sarà loro aperto e l’inferno chiuso.
Ma dopo queste due specie di adoratori, ce n’è una terza: cioè quei cristiani ricoperti del letame dei loro peccati e addormentati nel male, che non pensano affatto a uscirne, eppure fanno come gli altri, vengono per adorarlo e pregarlo, ma solo in apparenza.

Non mi soffermerò su coloro che vengono in Chiesa con un animo puro e gradito al loro Dio: a costoro raccomando soltanto di perseverare. Alla seconda categoria raccomando di raddoppiare le loro preghiere, le loro lacrime e le loro penitenze; Mi voglio soffermare invece su quei peccatori che sembrano vivi ma che sono già morti.
(...) Non avevo forse ragione, iniziando questa omelia, di dire che la preghiera di un peccatore non è altro che un tessuto di menzogne e di contraddizioni? Ciò è tanto vero che lo stesso Spirito Santo ci dice che la preghiera di un peccatore che non vuole abbandonare il peccato, è una cosa impura agli occhi del Signore.
Questa situazione, converrete con me, è orrenda e molto offensiva e degna di grande compassione. Vedete, dunque come il peccato vi acceca! Tuttavia io vi dico, senza paura di esagerare, che almeno la metà di coloro che si trovano in questa chiesa, appartengono a tale categoria. Non è forse vero che tutto ciò che ho detto, non vi tocca minimamente anzi vi annoia e vi sembra che il tempo non passi mai? Ecco amico mio, l’abisso maledetto in cui il peccato conduce il peccatore! Anche se siete consapevoli che sono trascorsi sei mesi,un anno o più, da quando siete caduti nel peccato, non è forse vero che ve ne state tranquilli? Si, mi direte voi. E io non stento a crederlo, dal momento che il peccato vi ha cavato gli occhi! Voi non vedete più niente, il peccato ha indurito il vostro cuore affinché perdiate del tutto la sensibilità. E io sono convinto che tutto ciò che vi ho detto non produrrà in voi nessuna riflessione. O Dio mio in quale abisso conduce il peccato! Ma allora, mi direte voi, forse non dobbiamo più pregare, dal momento che le nostre preghiere sono solo insulti che noi rivolgiamo a Dio.
Non è questo che ho voluto dirvi affermando che le vostre preghiere non sono che delle bugie. Però, invece di dire: "Mio Dio io ti amo", dite piuttosto "Dio mio io non ti amo affatto, ma fammi la grazia di amarti di più".Invece di dire:"Mio Dio mi dispiace moltissimo di averti offeso",ditegli:"Dio mio non sento nessun dispiacere per i mie peccati, donami tutto il dolore che dovrei provare per essi." Ben lungi dal dire: "Voglio confessare i miei peccati", ditegli piuttosto:"Mio Dio sono tanto attaccato ai miei peccati, mi sembra che non vorrei mai abbandonarli; dammi di sentire per essi il giusto orrore, affinché io li detesti e li disprezzi e dopo averli confessati,mi proponga di non commetterli mai più". Dio mio, donaci, per favore, un orrore eterno verso il peccato, poiché è tuo nemico, poiché è lui che ti ha fatto morire sulla croce, che ci ruba la tua amicizia, che ci separa da te! Oh! Divino Salvatore, fai in modo che ogni volta che veniamo a pregarti, lo facciamo con un cuore distaccato dal peccato, un cuore innamorato di Te, che in tutto ciò che dice, non dice altro che la verità. Questa, fratelli miei, è la grazia che imploro per voi!
 
Tratto da "La preghiera" in OMELIE DEL SANTO CURATO D'ARS, PATRONO DEI SACERDOTI

http://www.parrocchiasanmichele.eu/download/category/49-omelie-del-santo-curato-d-ars.html

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